Pane di Pasqua della sig.ra Francesca

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Il pane di Pasqua è l’altro rustico che non manca mai sulla tavola di Pasqua. Francesca è la suocera di una cara amica e questa è la sua ricetta. Dopo anni di fallimenti con altre ricette, questo pane è davvero ottimo. Pensavo che la dose fatta fosse sufficiente per una piccola pagnotta ma invece con la lievitazione è forse triplicata, ha riempito bene lo stampo da tortiera da 26 cm. Io ho messo pochi salumi quindi nelle dosi riportero’ la quantità necessaria per condirlo bene

4 uova

40 ml di olio di girasole

200 gr formaggio grattuggiato (mix con caciotta, pecorino, parmigiano)

370 gr di farina

1 cubetto di lievito di birra fresc. (25 gr)

4 salsicce stagionate

150 gr di emmenthal

Sale

Sbattete le uova con il sale, aggiungete l’olio e continuate a sbattere. Sciogliete in pochissima acqua il lievito e aggiungetelo all’impatto. Unire il formaggio grattuggiato. Iniziate a inserire un po’ alla volta la farina necessaria ad ottenere un panetto lavorabile.

Mettete in forno spento a lievitare. Se fatica a lievitare date appena un po’ calore (qualche secondo con il forno al minimo). Fate lievitare 2 ore e mezzo.

Tagliate a dadini le salsicce e l’emmenthal (si possono mettere anche mortadella o altri salumi e formaggi); e inglobateli all’impasto.

Oliate e infarinate uno stampo. Ponete dentro il panetto, stendetelo piuttosto sottile perché crescerà parecchio. Fate lievitare nuovamente per altre 2 ore almeno.

Cuocete per circa 45 minuti in forno caldo a 180° gradi.

Fate raffreddare su grata.

Fiadoni

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I fiadoni si fanno tutto l’anno ma non possono mancare sulla tavola di Pasqua. Si trovano sia a tartellette che a ravioli/panzerotti. Io preferisco le tartellette perché amo la crosta che fa il formaggio in superficie. È posdibile anche prepararli in anticipo e surgelarli. Basterà scongelarli e scaldarli prima di servire. La cosa fondamentale per una buona riuscita è scegliere il formaggio adatto. L’ideale è una caciotta di mucca grattuggiata mixata con il pecorino. Potete cmq usare i mix di formaggio in commercio (io ho fatto così con quelli in foto). La pasta esterna è un guscio croccante in cui io non metto uovo.

Dosi per stampo da 12 muffin:

Pasta esterna

65 ml di vino bianco

40 ml di olio di semi

Sale

Farina quanto basta per ottenere un panetto

Ripieno:

4 uova (se necessario aggiungere un albume, dipende dalla grandezza delle uova)

300 gr di formaggio

Sale

1 cucchiaino colmo di lievito (quello per dolci non vanigliato)

Iniziamo dalla sfoglia. Mettere in una ciotola olio, vino e sale. Aggiungere la farina fino ad ottenere un panetto lavorabile. Coprire e lasciare riposare per almeno 30 minuti

Mettere il formaggio in una ciotola e rompere le uova dentro, aggiungere il sale ed amalgamare.

Oliate e infarinate lo stampo. Stendete la pasta e ricavatene dei cerchi per fare le tartellette. Coprite con il composto di formaggio e con la pasta avanzata fate le strisce a croce da porre sulla sommità.

Cuocete a 190° per almeno 30 minuti. Regolatevi in base alla doratura del formaggio.

Non tagliateli caldi, il ripieno deve asciugarsi e quindi raffreddarsi.

Frappe/chiacchiere

Eccoci qui come ogni anno alle prese con le ricette tipiche di carnevale. Dopo molti esperimenti deludenti, una ricetta di giallozafferano mi ha incuriosito e poi conquistato. Ormai sono 7 anni che le frappe le faccio così. Dico sempre che è uno scandalo ma se le assaggiate..sono buonissime.

1 brick di panna vegetale zuccherata

Farina quanto basta per addensare la panna (quelli piccoli come panna da cucina)

1 cucchiaio di zucchero

Olio per friggere 400 ml

Zucchero a velo 200 gr

Versate la panna vegetale nella ciotola e aggiungete farina fino ad ottenere un panetto lavorabile.

Stendere con la nonna papera fino alla penultima tacca. Infarinare per far scorrere meglio i rulli se necessario.

Dopo aver tagliato le frappe dalle strisce di pasta stesa, le potete ripassare all’ultima tacca. Insomma più sono sottili e meglio. con questa dose vengono due vassoio medio/grandi.

A questo punto friggere in abbondante olio di girasole o arachide.

Spolverizzare con zucchero a velo.

Frolla ovis mollis

Questa pasta frolla è molto friabile. È ideale per i biscotti ma non per le crostate o preparazioni che debbano sostenere un certo peso. La particolarità sta nell’uso dei tuorli sodi.

150 farina 00

100 fecola di patate

130 gr di burro

90 gr di zucchero

Scorza di limone

Sale

Lessate i tuorli e passateli al setaccio, se sono piuttosto secchi o grumosi aiutatevi con un cucchiaino di acqua calda. Ottenuta la cremina di tuorli procedete ad impastare sabbiando le farine con zucchero e burro. Aggiungete in ultimo i tuorli e gli aromi.

Fate riposare almeno mezz’ora. Stendete e tagliate le forme desiderate.

Cuocete a 160° per circa 15 minuti

Banana bread

Avete quelle banane mature in frigo, magari con la buccia annerita? Questo è il riciclo perfetto. Come dice il nome si tratta più di un pane che di un dolce perché non ha uova, burro e molti zuccheri.

2 banane mature

230 gr di latte

30 gr di olio

260 gr di farina (se le banane sono grandi, aggiungerne fino ad avere un impasto della densità del ciambellone)

1 cucchiaio di zucchero (o altro dolcificante)

1 bustina di lievito

35 gr di gocce di cioccolato fondente o frutta secca sminuzzata

Frullate le banane con il latte e lo zucchero. Aggiungete l’olio e poi lievito e farine setacciati. Per ultimo le gocce di cioccolato (a piacimento si può mettere cannella o sostituire un po’ di farina con il cacao).

Imburrare e infarinare lo stampo. Cuocere in forno caldo a 180° per 50 minuti.

Io uso una farina semintegrale, e viene buonissimo.

Castagnole

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3 uova

350 farina

70 zucchero

60 burro

1 bustina di lievito

buccia di limone

olio per friggere

zucchero a velo per decorazione

 

Montate le uova con lo zucchero, aggiungete il burro sciolto, la farina e il lievito setacciati. Se le uova fossero troppo grandi e l’impasto troppo molle basta aggiungere un po’ di farina, se l’impasto è troppo duro basta aggiungere poco latte. Formate delle palline e friggere in olio bollente.

Dulche de leche – crema di latte

Questa crema di latte che ricorda molto un soft caramello è tipica dei paesi latini e viene usata sia come marmellata sia come farcitura per torta

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1 litro di latte

250 gr di zucchero

1 pizzico di bicarbonato

 

 

Mettete a scaldare il latte con lo zucchero girando fino al suo scioglimento. Aggiungere un pizzico di bicarbonato e a fuoco basso lasciar cuocere mescolando spesso per evitare che la schiuma trabocchi. Man mano che l’acqua evapora il colore diventerà sempre più scuro. Il tempo minimo di cottura per ottenere la crema di latte è di 2 ore.

Torta con rose

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Minnie cake

Sapete quanto sia restia al cake design ma mi sono state commissionate due torte per una occasione speciale.

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Ferratelle abruzzesi croccanti

WP_20160228_09_23_07_ProIn rete sono disponibili varie ricette ma per ottenere le ferratelle croccanti è necessario disporre dell’apposito ferro. In Abruzzo troverete in tutti i mercati un grande assortimento di piastre per fare questi dolci tipici. Le piastre possono essere da fuoco oppure elettriche, con diversi disegni ma soprattutto diverse scanalature. Per fare le croccanti è necessario un ferro dalla scanalatura molto bassa.

Ingredienti:

8 uova

10 cucchiai di zucchero

10 cucchiai di olio

Farina quanto necessaria ad ottenere un impasto cremoso (tipo ciambellone)

Aromi (limone, cannella, anice)

 

Procedimento:

La ricetta, come tutte quelle tradizionali, è assolutamente “ad occhio”. Rompete le uova in una ciotola, senza separare tuorli e albumi, sbattete fin quando si ridurranno le bolle e il composto sarà abbastanza liscio. Aggiungete la farina poca alla volta, dovete ottenere un composto cremoso, non troppo liquido, sollevando il frullino dovrà filare in modo liscio. L’aroma tipico per queste cialde è l’anice, ma non incontra i gusti di tutti quindi potete sostituirlo con cannella o limone grattuggiato.

Riscaldate la piastra, ungetela bene con un pennellino (è necessario solo all’inizio o tutt’al più se l’impasto dovesse iniziare ad attaccarsi alla piastra). Mettete un poco di impasto all’interno, chiudete e aspettate il tempo necessario che la cialda sia brunita. Ripetete l’operazione fino ad esaurimento impasto.

 

 

 

 

sfogliatella frolla napoletana

La sfogliatella frolla napoletana

Nel mio paese una coppia di signori napoletani aveva aperto una pasticceria che faceva dei dolci davvero eccellenti. Per motivi familiari “la bella Napoli” chiuse e mio padre ha cominciato l’affannosa ricerca delle sue adorate sfogliatelle. Nel blog trovate la ricetta delle sfogliatelle ricce, questa è quella delle frolle sicuramente più facili da preparare.

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Ingredienti per la pasta frolla

300 gr farina (+ quella per stendere la pasta)

120 gr di strutto

120 di zucchero

buccia di limone grattuggiata

Ingredienti per il ripieno

500 ml di acqua

170 gr di semolino

1 uovo

200 gr di ricotta (preferibile pecora o misto pecora)

170 gr di zucchero a velo

80 gr di canditi (arancia e cedro)

sale

Per spennellare: 

1 uovo

poco di latte

Pasta frolla: Mettete in una ciotola la farina, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata. Unite lo strutto e lavorate l’impasto fino ad ottenere un panetto liscio e lavorabile. Far riposare in frigo almeno per un’ora.

Ripieno: sarebbe preferibile preparare il semolino la sera precedente così sarà ben freddo al momento di adoperarlo. In ogni caso dovrà riposare il tempo necessario per raffreddarsi. Ponete in una casseruola l’aggiungete il semolino e cuocetelo finchè non si staccherà dalle pareti della pentola. (Forse ho fatto evaporare un po’ troppa acqua e il mio semolino era durissimo ma se è stato complicato amalgamarlo all’impasto di ricotta, l’impasto è risultato bello sodo). In una ciotola mescolate la ricotta setacciata e lo zucchero velato, unite il semolino freddo e amalgamate bene. In ultimo unite i canditi.

Prendete la pasta frolla dal frigo e dividetela in sei/sette piccoli panetti, usatene uno alla volta e riponete gli altri sempre in frigo. Stendete la pasta lasciandola abbastanza spessa, ponete al centro un po’ di ripieno, tagliate l’eccesso di pasta lasciando comunque un bel margine sufficiente ad essere coppata. Trasferite il cerchio di pasta con il ripieno sulla teglia coperta da cartaforno. Stendete un altro dischetto di pasta (fatelo abbastanza spesso anche questo, io ho fatto l’errore di farli molto sottili ed erano troppo friabili), ponetelo sul ripieno e coppate la pasta direttamente sulla teglia. Spennellate le sfogliatelle con l’uovo sbattuto con un poco di latte.

Cuocete a 180° C per 25 minuti circa.

Torta di carote

Torta di carote

La torta di carote è un dolce tradizionale dei Paesi anglosassoni, in Italia è esplosa con l’arrivato delle adorate camille Mulino bianco. La ricetta che vi propongo è una versione semplicissima base di questa torta. Nella carrot cake inglese si usa lo zucchero di canna che dona alla torta un colore bruno e la si copre e farcisce con la crema al formaggio spalmabile. Io preferisco questa versione semplice semplice da proporre a colazione e merenda

Ingredienti:

250 gr di carote pulite

3 uova

200 gr di zucchero

280 gr di farina

130 gr di olio di semi

1 bustina di lievito

vanillina

scorza di arancia grattugiata

1 cucchiaio di latte

Procedimento:

Dopo aver sbucciato le carote, pesatele e mettetele nel mixer con il latte e riducetele a purea. Separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi con 100 gr di zucchero e teneteli da parte. Sbattete i tuorli con gli altri 100 gr di zucchero finchè siano chiari e spumosi. Aggiungete l’olio e amalgamate lentamente per sciogliere i tuorli/zucchero. Setacciate lievito e farina e aggiungetele al composto con i tuorli. Il composta sarà molto “secco”, a grossi granuli. Aggiungete le carote e la consistenza diventerà molto morbida. In ultimo unite poco alla volta gli albumi. Versate in uno stampo imburrato e infarinato e cuocete.

Infornate in forno caldo a 180° C per circa 50 minuti. Essendo una torta piuttosto umida ponetela nel ripiano in basso durante la cottura. Fatela raffreddare bene prima di tagliarla.

La ciambella perfetta

 

 

 

Non sarà un dolce complesso ma una sana ciambella accontenta sempre grandi e piccini, Dopo vari tentativi sono arrivata alla ricetta per me definitiva, questo dolce è una nuvola in bocca con quel buon sapore di dolce della nonna.

Ingredienti:

4 uova

300 gr di zucchero

300 gr di farina

1 bustina di lievito

130 ml di olio di semi di arachide

130 ml di acqua

scorza di limone grattugiato

cacao amaro in polvere (non zuccherato)

Procedimento:

Separate i bianchi dai tuorli. Montate i bianchi con 100 gr di zucchero fino ad ottenere una meringa sodissima (7-8 minuti). Montate i tuorli con i restanti 200 gr di zucchero finchè siano ben spumosi. Aggiungete l’olio e l’acqua, mescolate piano fin quando i tuorli saranno ben sciolti. Setacciate il lievito e la farina e aggiungeteli un poco per volta l’impasto. Otterrete un composto morbido e liscio. Aggiungete la scorza di limone o altri aromi di vostro gradimento in questo punto della realizzazione. In fine unite in 2/3 volte gli albumi montati. L’impasto finale sarà molto spumoso di un colore chiarissimo.

Imburrate e infarinate uno stampo per ciambellone (io preferisco quello in alluminio che disperde bene il calore). Versate 3/4 del composto nello stampo. In quello restante aggiungete il cacao in polvere e mescolate bene.

Per non far precipitare totalmente il composto con il cacao in fondo allo stampo vi consiglio di versarlo solo quando il forno sarà pronto così da versare e infornare rapidamente. In questo modo resterà “bloccato” dalla lievitazione.

Cuocere a 180° C in forno statico per 40 minuti

Torta di compleanno con frosting al caffè

Prima di passare alla ricetta voglio fare una precisazione: io sono contro il cake design! Se non mi piacesse il sottotitolo che ho, certamente lo cambierei con un grande “abbasso al cake design”. Il cake design NON è una tradizione italiana e noi abbiamo una cucina e una pasticceria che niente dovrebbe invidiare ad altri Paesi. Una torta deve essere soprattutto buona da mangiare. L’occhio vuole la sua parte ma su questo blog non vedrete mai delle coperture di stucchevole pasta da zucchero, o strati e strati di varie decorazioni. Ammetto qualche piccola decorazione, come si è sempre fatto, fiorellini, pupazzetti ma niente altro. La copertura deve essere commestibile e gli ospiti non dovrebbero dover scansare una buona parte di torta. Lasciamo poi perdere i paletti di plastica per sostenere, il filo di ferro e gli appositi imbuti di plastica per ficcarlo nella torta. Per non parlare di forme assurde che per realizzarle bisogna buttare metà torta. Non si tratta di difficoltà di realizzazione visto che esistono stampi per far qualsiasi cosa ma proprio di una filosofia.

Questa torta è molto simile alla precedente. La base in questo caso è di vero pan di spagna e nella ricetta inserirò le dosi per 4 uova perché io ne ho usate 3 (sempre con lo stampo piccolo da 20 cm) e ho avuto difficoltà a tagliare gli strati. Usandone 4 avrete un pan di spagna più alto e quindi più facile da tagliare. La farcitura è di crema pasticcera. Essendo una torta per adulti ho cercato di rispettare i gusti del festeggiato. La crema al cioccolato è stata aromatizzata con del peperoncino. La bagna aveva un tocco di fernet. La copertura rigorosamente al caffè ma con il frosting. Il frosting qui è usato per ricoprire ma potrebbe essere anche usato per la farcitura visto che ha una buona consistenza.

Base di pan di spagna

4 uova
100 gr di zucchero
100 gr di farina 00

Montate a lungo la uova intere con lo zucchero finchè il composto non “scriverà”, aggiungete la farina e cuocete per una ventina di minuti in forno caldo a 170°. Cliccate il link “pan di spagna” per chiarimenti sul procedimento.

Crema pasticcera light e al cioccolato con peperoncino

2 uova
100 gr di zucchero
60 gr di farina
500 ml di latte

1 quadrotto di cioccolato fondente (25 gr)

1 cucchiaino raso di peperoncino piccante

Versate il latte in una pentola e fatelo scaldare (non è necessario portarlo ad ebollizione). Nel frattempo montate le uova intere con lo zucchero, incorporate la farina e poi il latte caldo. Girate in modo da sciogliere bene l’impasto con il latte e rimettere sul fuoco (io consiglio di cambiare pentola o lavare bene quella del latte in modo che si raffreddi un poco e non restino residui di latte che possono bruciare o far attaccare la crema). Mettete la crema sul fuoco a fiamma bassa e girate finchè sarà addensata.  Ponete metà della crema in una ciotola e nell’altra aggiungete il cioccolato e il peperoncino (la crema non deve essere rimessa sulla fiamma, basta che sia ancora calda così da fondere il cioccolato)

Frosting  al caffè di Barbie72 su cookraound

130 ml di caffè (2 caffettiere da 3 tazze)
60 gr di zucchero;
15 gr di amido di mais;
15 gr di burro

200 ml di panna da montare

Fate il caffè e mettetelo bollente in un pentolino, aggiungete gli altri ingredienti. Ponete il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e mescolando continuamente fate addensare (ci vogliono pochi minuti). Quando la crema al caffè sarà ben fredda sbattetela con il frullino così che incorporando aria diventi ancor più cremosa e più chiara. Montate la panna ben soda e aggiungetela alla crema al caffè.

A questo punto potete assemblare la torta e decorarla a piacere.

Torta di compleanno con crema al caffè

Questa è la torta per i miei 33 anni.  Nel dubbio che i miei genitori non si ricordassero (come è già successo!) ho deciso di farmi una piccola torta di compleanno. E’ una torta classica farcita con crema pasticcera e crema pasticcera al cioccolato e ricoperta con la crema al caffè. L’ho decorata con pochi fiori realizzati con la pasta da zucchero. Le dimensioni erano piccole (la teglia ha diametro di 20 cm), ed è sufficiente per 12 persone.

Base:

2 uova
70 gr di zucchero
70 gr di burro
150 gr di farina 00
30 ml di latte
1 bustina di lievito

Sbattete le uova intere con lo zucchero. In un pentolino mettete il latte e il burro e fate sciogliere senza raggiungere l’ebollizione. Amalgatate con le uova e incorpotate la farina e il lievito setacciati. Cottura di 10 minuti (o poco più) in forno già caldo a 170 °. Tenete d’occhio la cottura in modo che non si asciughi troppo. Fate raffreddare bene prima di tagliarla.

Crema pasticcera light, classica e al cioccolato

2 uova
100 gr di zucchero
60 gr di farina
500 ml di latte

1 quadrotto di cioccolato fondente (25 gr)

Versate il latte in una pentola e fatelo scaldare (non è necessario portarlo ad ebollizione). Nel frattempo montate le uova intere con lo zucchero, incorporate la farina e poi il latte caldo. Girate in modo da sciogliere bene l’impasto con il latte e rimettere sul fuoco (io consiglio di cambiare pentola o lavare bene quella del latte in modo che si raffreddi un poco e non restino residui di latte che possono bruciare o far attaccare la crema). Mettete la crema sul fuoco a fiamma bassa e girate finchè sarà addensata.  Ponete metà della crema in una ciotola e nell’altra aggiungete il cioccolato (la crema non deve essere rimessa sulla fiamma, basta che sia ancora calda così da fondere il cioccolato).

Crema al caffè di Barbie72 su cookraound

260 ml di caffè (2 caffettiere da 3 tazze)
125 gr di zucchero;
30 gr di amido di mais;
30 gr di burro

Fate il caffè e mettetelo bollente in un pentolino, aggiungete gli altri ingredienti. Ponete il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e mescolando continuamente fate addensare (ci vogliono pochi minuti). Quando la crema al caffè sarà ben fredda sbattetela con il frullino così che incorporando aria diventi ancor più cremosa e più chiara.

A questo punto non resta che assemblare la nostra torta. Tagliate la base in tre strati. Per la bagna ho usato un poco di caffè diluito. Farcite prima con la crema al cioccolato e lo strato successivo con quella pasticcera.

Ricoprite di crema al caffè. Decorate a piacere.

Crostata alla ricotta

Questa è una ricetta sbagliata infatti avevo realizzato una copertura in pasta maddalena secondo le dosi suggeritemi ma dopo un’ora di forno era ancora cruda e alla fine ho deciso di raschiarla via. La crostata è cmq venuta abbastanza buona soprattutto per l’ottima ricotta usata. Grazie allo zio Peppino che quando torna da Roma ci porta una fantastica ricotta romana. Questa crostata è buona solo molto fredda (va conservata in frigo) e può essere realizzata il giorno precedente all’uso.

Per la pasta frolla:

300 gr di farina

150 gr di burro

100 di zucchero

2 tuorli

Per la farcitura:

500 gr di ricotta

150 gr di zucchero

gocce di cioccolato

scorza di limone e arancia

Realizziamo la pasta frolla sbriciolando la farina mischiata allo zucchero con il burro. In ultimo aggiungiamo i tuorli e impastiamo fino ad ottenere un panetto che dovrà riposare per almeno 30 min in frigo. Nel frattempo con il frullino amalgamiamo bene la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Sarebbe meglio setacciare la ricotta ma non lo considero un passaggio che fa la differenza. Aggiungiamo alla crema di ricotta le gocce di cioccolato (ci si regola ad occhio in modo che siano sufficienti ad essere ben distribuite in tutto l’impasto).

Foderiamo una tortiera da 24 cm con la pasta frolla. Versiamo l’impasto e lo livelliamo. Ritagliamo la pasta in eccesso dai bordi.

Cottura a 180° in forno già caldo per 40 minuti circa.

Crocchette di patate

Inserito il

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4 patate grandi

3 uova (2 per la panatura)

pan grattato

olio per friggere

Lessate le patate (4 patate grandi). Schiacciatele. Fate raffreddare bene il composto. Aggiungete un uovo intere. Formate le crocchette, passatele prima nell’uovo sbattuto e poi nel pan grattato. Friggete.

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Olive all’ascolana

Inserito il

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 Questa non è la ricetta classica che prevede una selezione di carni e una lunga preparazione per ottenere il ripieno delle olive. Io uso del semplice macinato grosso.

Questa non è la ricetta classica che prevede una selezione di carni e una lunga preparazione per ottenere il ripieno delle olive. Io uso del semplice macinato grosso.

Carne macinata

olio

trito di verdure (cipolla, carota)

sale

uovo

pan grattato

olio per friggere

Fate soffriggere il trito e rosolare la carne. Se grossolana passatela al mixer ma senza che diventi una poltiglia.

Private le olive del nocciolo formando una sorta di spirale entro cui racchiudere il ripieno.

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Riempite le olive.

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Passatele in uovo e pangrattato.

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A questo punto potete friggerle subito, o congelarle poste larghe su un vassoio in freezer. Quando saranno congelate si possono racchiudere in un sacchetto per freezer. Si friggono senza scongelarle prima.

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Halloween

Inserito il

Oggi vi voglio proporre alcune idee, a mio avviso, di buon effetto ma di facile realizzazione per preparare i vostri dolcetti di Halloween:

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Come ingrediente base usiamo una pasta frolla realizzata così:

Sbattere 300 gr di burro con 240 di zucchero finchè il burro sia cremoso e lo zucchero completamente sciolto. Aggiungere 2 uova intere ed infine 530 gr di farina 00 con un cucchiaino di lievito per dolci. Lasciare riposare il frigo, avvolto da pellicola, per 1 ora.

Per la decorazione vi occorreranno anche:
15 mandorle spellate
50 gr di cioccolato fondente
100 gr di cioccolato bianco
colorante rosso
colorante verde
nutella per farcire

LE ZUCCHE DI HALLOWEEN
La ricetta l’avevo vista su Cook, ma non mi ero cimentata, avevo usato l’idea però per comporre altri dolcetti colorati a Natale, facendo un rotolo triangolare come cappello di Babbo Natale, poggiato sul tondo del volto. Stavolta ho provato a realizzare le zucchette.
Tagliate dalla vostra frolla due parti: una da 350 gr e una da 50 gr.
Colorate quella da 350 gr con una punta di colorante rosso (io uso quelli in gel) per ottenere l’arancione. Colorate quella da 50 gr di verde.
Formate due rotoli della stessa lunghezza.

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Con il dito create una scalanatura sulla parte superiore del rotolo arancione, e appoggiatevi il rotolino verdere. Ponete in frigo per 5-6 ore avvolta da pellicola.
Tagliate il rotolo a fette di circa 1 cm (anche meno), modellate il picciolo schiacciandolo a punta, e arrotondate la zucca. Praticate due incisioni con uno stecchino per renderle più realistiche.

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Cuocete in forno caldo a 170° C per 15/20 minuti circa (dipende dal vostro forno, controllate bene la cottura almeno per la prima infornata).
Quando saranno fredde potete decorarle con occhi e bocca in cioccolato fondente.

I GATTI NERI

Se non avete i tagliapasta, potete disegnare la forma del vostro gatto su un cartoncino spesso, e seguirla per ritagliare i biscotti.
Prendete una parte di pasta frolla, e aggiungete del cacao amaro, tanto finchè non abbia un colore abbastanza scuro.
Tagliate la forma dei gatti. Cuocete sempre a 170° per 15/20 minuti.
Quando freddi potete decorarli con cioccolato bianco, formando occhi, bocca e collare.

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LE DITA DI STREGA

Procuratevi delle mandorle intere spellate. Se non le trovate potete far bollire le mandorle per qualche minuto e sbucciarle. Asciugatele con cura.
Prendete una parte di pasta frolla e ricavate dei rotolini larghi quanto un dito e tagliateli della lunghezza di un dito. Applicate su una estremità la mandorla con la punta rivolta in fuori. Schiacciata un po’ la pasta al centro per dare l’impressione delle falangi e con il coltello incidete la parte vicina alla mandorla e l’altra estremità con dei taglietti per rendere le vostre dita più realistiche. Cuocete sempre a 170° C per 15/20.

I FANTASMINI
Anche qui, se non avete la forma ricavatela da un cartoncino.
Cuocete sempre in forno caldo a 170° C per 15 minuti.
Quando freddi potete cospargeli di cioccolato bianco e realizzare con il cioccolato fondente gli occhi e la bocca.

GLI OCCHI INIETTATI DI SANGUE
Non sono venuti molto bene quando li ho decorati ma non avevo tempo sufficiente per far asciugare la glassa.
Prendete una parte di pasta frolla, tagliatela a cerchio, al centro mettete una bella cucchiaiata di Nutella e copritela con un dischetto più piccolo di pasta (basta copra bene solo la Nutella). Date la forma di pallina e schiacciatela leggermente.
Cuocete sempre a 170° C per 15/20 minuti.
Quando freddo decorate con cioccolato bianco colorato di rosso per fare le vene, e con cioccolato nero per fare i dettagli della pupilla. Se avete tempo date una base di cioccolato bianco per renderlo più realistico.

LE RAGNATELE
Con la frolla avanzata, fate dei biscotti tondi o a forma di fiore. Cuocete sempre a 170° C per 15/20 min.  Freddi decorateli con una ragnatela di cioccolato fondente.

GLI SCHELETRI
Questi non li troverete nel vassoio realizzato perchè non ho avuto tempo di farli, ma li farò per domenica.
Prendete la pasta frolla e coloratela con il cacao, come avete fatto per i fatti neri. Ricavate la forma di omini.
Cuocete a 170 °C per 15/20 min.
Quando freddi decorate con cioccolato bianco così che sembrano le ossa.

LE MUMMIE
Sempre con la base degli scheletri, decorate completamente il vostro omino con fili di cioccolato bianco in modo che sembrano delle bende.

LE BARE
Ho usato la ricetta “torta cioccolato e cannella” facendone metà dose. Ho tagliato a forma rettangole e quando erano fredde le ho decorate con una semplice croce di cioccolato bianco.
Potete usare qualsiasi altra ricetta di torta e se avete pazienza dare una forma più a rombo per renderle più realistiche.

LE OSSA
Potete realizzarle sia tagliando la pasta frolla a forma di osso e quando cotta decorandola con cioccolato bianco.
Se invece avete dell’albume avanzato, realizzate l’impasto per le meringhe dandogli la forma finale di osso. (nel vassoio sono sopra le dita stregate, ma non si vedono molto bene).
NB: nel vassoio troverete anche dei bignè, alcuni allungati che volevo decorare come serpenti; altri a punta che volevo decorare come cappelli da strega… ma non ho avuto tempo. Resta comunque uno spunto per la festa che arriva.

Tarallucci olio e vino (celli ripieni)

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Anche se fuori regione il dolce natalizio abruzzese più famoso è il parrozzo, i tarallucci sono le vere star del Natale. 
Difficile trovarne la ricetta perchè costudita gelosamente, sono un piccolo capolavoro di pasticceria con il ripieno di vera uvata di Montepulciano e un guscio di pasta olio e vino croccante e friabile.
La grandezza tradizionale è quella realizzata da un cerchio di pasta del diametro di circa 9 cm; quest’anno ho provato a realizzarli mignon con cerchi dal diametro di 6 cm e sono proprio carucci ma da esaurimento.Ogni anno provo un nuovo metodo di chiusura ma ho capito che basta solo far rapprendere bene la marmellata perchè non si aprano in cottura. L’ideale sarebbe preparare il ripieno il giorno prima. 


(dosi per 35 tarallucci di grandezza tradizionale – 9 cm)
(dosi per 80 tarallucci di grandezza mignon – 6 cm)

pasta:

480 gr di farina 00
140 ml di vino bianco secco
140 ml di olio extravergine di oliva (per averli più friabili anche 160 ml)
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale

Versate i liquidi in una ciotola e aggiungete zucchero e farina. In questo modo sarà facile dosare la farina e inglobarne il necessario per avere un panetto lavorabile.  Impastate per almeno 15-20 minuti poi mettete in frigo a riposare il tempo che sia pronto il ripieno (circa 30/40 minuti).

Ripieno:
280 gr di uvata
50 gr di mandorle trite
50 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella

Ponete in un pentolino la marmellata, unite le mandorle, il cioccolato e la cannella. Fate cuocere a fuoco moderato mescolando di continuo: inizialmente si scioglierà il cioccolato e l’impasto diventerà più liquido, continuate la cottura fin quando il composto si sarà nuovamente rappreso (farà grosse bolle).
Lasciate raffreddare.

Quanto il ripieno sarà freddo, prendete la vostra pasta e stendetela in una sfoglia piuttosto sottile (2 mm). Ricavate dei cerchi con il coppasta, mettete al centro mezzo cucchiaino di ripieno e chiudete. Per chiudere coprite l’impasto a mezzaluna, avvicinate le punte e picchietate rivoltando sotto il taralluccio i margini della pasta.


Vi consiglio di stendere poca pasta per volta e tenerla coperta con uno strofinaccio perchè tende a seccarsi molto rapidamente (io preparo due tarallucci per volta, poi scopro altri due cerchi di pasta a vado avanti).

I tarallucci devono rimanere bianchi in superficie e dorati sul fondo.
Cuoceteli in forno già caldo a 180° nella parte centrale per 20 minuti; dopo spostateli nella parte alta del forno per 8-10 minuti controllando che il fondo non colorisca troppo.

I tarallucci tradizionali vengono decorati con zucchero semolato, per farlo attaccare la superficie va inumidita appena tolti dal forno. Io preferisco non metterlo perchè sporca da morire quando si mangiano.
Ps: Mi rendo conto della difficoltà di reperire l’uvata anche se un paio di aziende la producono (a costi allucinanti!). Non ho mai provato ma credo si possa tentare una imitazione usando marmellate scure e autunnali-invernali come quella di mirtilli o more o amarene.